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A.L.I.Ce. Umbria di Città della Pieve a difesa dei malati cronici non autosufficienti

Pubblicato da il 26 Maggio 2023

Da sempre, ad A.L.I.Ce. Città della Pieve sta a cuore il malato cronico non autosufficiente, per questo da qualche anno è parte di ADNA, Alleanza per i Diritti delle Persone Non Autosufficienti, costituita da nove associazioni umbre che, con il supporto del Cesvol Umbria, si sono alleate per promuovere la concreta attuazione dei diritti sanitari e socio-sanitari delle persone non autosufficienti residenti nella nostra Regione: Associazione Umana, ANCeSCAO Umbria,               Associazione di Volontariato pro cardiopatici Cuor di Leone, Associazione Il Sole – Foligno, Associazione La Pietra Scartata, A.L.I.Ce. Associazione Lotta all’Ictus Cerebrale – Città della Pieve, Madre Coraggio, Unione Parkinsoniani, AFD Associazione Familiari Disabili – Amelia.
Gli impegni principali di ADNA riguardano iniziative rivolte alle Istituzione pubbliche e informazioni sui diritti.
Proprio per questo il 17 maggio una delegazione di A.L.I.Ce. Città della Pieve era a Roma con altre Associazioni di tutta Itala, per un convegno “La non autosufficienza dell’anziano è un problema di salute” promosso da CDSA, Coordinamento per il Diritto alla Sanità per le persone Anziane malate e non autosufficienti. Una rete associativa nazionale tra associazioni di diverse regioni, ADNA compresa, nata nel periodo della pandemia.
Tra i relatori al Convegno tre dall’Umbria: Tiziano Scarponi, Medico di medicina generale e Vicepresidente di Omceo, Ordine provinciale dei Medici Chirurghi E degli Odontoiatri, di Perugia, Eleonora Brugnone, Presidente Associazione Umana, Unione per la difesa dei diritti dei Malati Anziani Non Autosufficienti, di Perugia, Alessandra Pioggia, Professoressa ordinaria di diritto amministrativo  presso l’Università di Perugia.
Dal convegno un appello al Parlamento e al Governo perché le cure sanitarie e socio-sanitarie siano a pieno titolo garantite dal Servizio sanitario nazionale, con inserimento nei LEA, Livelli Essenziali di Assistenza, di assegni di cura a carattere universalistico per promuovere la domiciliarità e la salvaguardia del diritto all’indennità di accompagnamento.
Sono state infatti avanzate proposte per i Decreti Attuativi della Legge n. 33 del 23 marzo 2023 “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane” che è principalmente rivolta alle azioni del settore delle Politiche sociali e assistenziali, importanti, ma non sufficienti laddove la non autosufficienza dell’anziano è causata da malattie croniche irreversibili, che necessitano di interventi continuativi di cure sanitarie e socio-sanitarie domiciliari, semiresidenziali e residenziali di lungo termine.
Nella stesura dei decreti attuativi della legge delega il Governo, per raggiungere tutti i malati non autosufficienti e in forma universalistica come previsto dalla Costituzione e dalla legge 833/1978, dovrebbe intervenire per confermare e mantenere la titolarità sanitaria della programmazione, del finanziamento e della concreta assicurazione delle prestazioni socio-sanitarie LEA, laddove possibile anche con interventi innovativi, a sostegno, per esempio, della domiciliarità con la previsione di assegni di cura, quando siano praticabili le cure domiciliari, grazie alla disponibilità volontaria dei congiunti, impegnati direttamente o attraverso l’aiuto di terzi.
L’incontro, affermano esponenti del CDSA a chiusura del Convegno, ha avuto un riscontro positivo nell’affermazione del diritto esigibile alla tutela sanitaria dei malati non autosufficienti: non casi sociali e scarti da “relegare” in assistenza, ma malati a tutti gli effetti, con diritto alle cure e al soddisfacimento dei bisogni di tutela della salute.
Negli interventi di giuristi ed esperti presenti e nei messaggi dei rappresentanti di Governo e Parlamento sono state colte pienamente le preoccupazioni circa il destino degli anziani malati non autosufficienti, così come delineato nella Legge Delega n. 33.
Questo il commento dei rappresentanti del CDSA: Le parole del Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, sono una preziosa conferma dell’esigibilità del diritto alla tutela della salute degli anziani malati non autosufficienti. I loro messaggi ribadiscono la necessità di non comprimere, o peggio annullare, la competenza della sanità, garantita dal SSN, in favore di ambiti meno tutelanti per i malati, come quello dell’assistenza sociale, come delineato nella Legge Delega n° 33”.

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