Premiazione “Una rosa… rinascerà”

Il premio “Una rosa… rinascerà”, nato nel 2016, è giunto alla sua ottava edizione. La premiazione si è tenuta sabato 27 maggio presso l’aula magna dell’Istituto Comprensivo “Pietro Vannucci” di Città della Pieve, alla presenza della Dirigente scolastica Caterina Marcucci, del Sindaco Fausto Risini, del Presidente di A.L.I.Ce. Città della Pieve Guerrino Bordi, del Governatore della Misericordia Fabio Sberna, dell’ideatore del premio Franco Pilato, delle classi degli studenti che quest’anno hanno ricevuto il riconoscimento, di rappresentanti di Allianz.

Il premio, per volere di Franco, è stato istituito a seguito della pubblicazione dell’omonimo libro, un esempio di resilienza e amore per la vita nonostante le avversità della stessa, ma anche dell’affetto di una città intera nei confronti di un paesano in difficoltà.

Quest’anno ad A.L.I.Ce. si è aggiunta la Misericordia di Città della Pieve poiché ai proventi del libro “Una rosa… rinascerà” si uniscono quelli di un altro libro di Franco Pilato “Vita contadina” pubblicato, per volere della Misericordia, dall’editoria sociale del Cesvol Perugia, presentato, poco tempo fa a Città della Pieve e a Cetona, oltre all’ormai consueto contributo dell’Assicurazione Allianz agenzia di Città della Pieve, rappresentata alla premiazione da Chiara Sisani e Giaime Marchesini, agenzia nata dal desiderio di Franco, ancora molto giovane, di trovarsi un’attività che lo rendesse economicamente autonomo dopo l’incidente automobilistico che lo ha costretto giovanissimo sulla sedia a rotelle e dove ha lavorato fino alla pensione.

Il fondo premia, tramite un bando gestito da A.L.I.Ce., la solidarietà manifestata in ambito scolastico.

Un’occasione, una tradizione questa del Premio “Una rosa… rinascerà” che, sottolineano la Dirigente del “Vannucci” e il Sindaco della città, hanno trovato in eredità dai loro predecessori, un’iniziativa meritevole che dà risalto alla solidarietà, all’inclusione, una giornata particolare per la scuola e per la cittadinanza, un  premio che stimola  principi sani per gettare le basi di una società  migliore, obiettivi ricercati da Franco considerato un esempio per tutta la città.

Il Presidente di A.L.I.Ce. nel ripercorrere le tappe di questo premio e del relativo fondo che riconosce valore alla solidarietà espressa dagli studenti, ricorda l’istituzione di un’aula di primo soccorso completamente allestita all’Istituto Comprensivo “Pietro Vannucci”, di  solidarietà per chi, all’interno della comunità locale, si trova in stato di bisogno, oltre al bando “Una rosa… rinascerà”.

Fabio Sberna ringrazia Franco per l’opportunità data alla Misericordia pievese di essere parte di questa iniziativa e invita i ragazzi a coltivare e far crescere in loro il seme della solidarietà poiché non c’è ricompensa maggiore di sentirsi utili nei confronti di chi è, momentaneamente o permanentemente, in difficoltà.

A ricevere il premio tre alunni dell’Istituto Comprensivo, designati dal Collegio Docenti:  Desiree Greco e Jacopo Verdacchi della classe 4A della Scuola Primaria di Città della Pieve e Ginevra Graziani  della classe 2° della  Scuola Secondaria di Primo Grado. Ognuno di loro ha ricevuto il libro di Franco, fiori e 200 euro.

Queste le motivazioni: “La classe quarta è composta da alunni particolarmente sensibili nel manifestare attenzioni nei confronti dei compagni “speciali”, creando un clima solidale e accogliente. Di rilevante importanza è il ruolo che tutti i bambini rivestono nel successo dell’inclusione, promuovendo gesti di amicizia e iniziative relazionali. In questo contesto gli alunni Desiree e Jacopo si distinguono per il loro atteggiamento disponibile, collaborativo e altruistico facendosi portavoce di un messaggio di apertura e amore. Pertanto, contribuiscono a diffondere la cultura del dono e quindi l’idea di regalare gratuitamente qualcosa agli altri. L’aiuto che offrono è la loro capacità di sostegno e presenza anche a chi non lo richiede, una dimostrazione che aiutare qualcuno vuol dire soprattutto “esserci” senza giudicare e senza aspettarsi nulla in cambio.”

“Ginevra, oltre a dimostrare maturità nel comportamento, è una ragazza che si impegna nelle attività didattiche e nello studio con risultati più che buoni; si è sempre distinta nel gruppo classe per la sua sensibilità e capacità di accogliere l’altro, soprattutto quando questi si trova in difficoltà. Ha mostrato questa spiccata propensione in maniera particolare in relazione al compagno di classe disabile, con il quale ha instaurato fin dall’infanzia un legame speciale, cresciuto nel tempo in consapevolezza e profondità, fatto di sguardi, gesti e parole.”

Le foto di rito chiudono la mattinata con l’augurio di un arrivederci alla nona edizione.

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A.L.I.Ce. Umbria di Città della Pieve a difesa dei malati cronici non autosufficienti


Da sempre, ad A.L.I.Ce. Città della Pieve sta a cuore il malato cronico non autosufficiente, per questo da qualche anno è parte di ADNA, Alleanza per i Diritti delle Persone Non Autosufficienti, costituita da nove associazioni umbre che, con il supporto del Cesvol Umbria, si sono alleate per promuovere la concreta attuazione dei diritti sanitari e socio-sanitari delle persone non autosufficienti residenti nella nostra Regione: Associazione Umana, ANCeSCAO Umbria,               Associazione di Volontariato pro cardiopatici Cuor di Leone, Associazione Il Sole – Foligno, Associazione La Pietra Scartata, A.L.I.Ce. Associazione Lotta all’Ictus Cerebrale – Città della Pieve, Madre Coraggio, Unione Parkinsoniani, AFD Associazione Familiari Disabili – Amelia.
Gli impegni principali di ADNA riguardano iniziative rivolte alle Istituzione pubbliche e informazioni sui diritti.
Proprio per questo il 17 maggio una delegazione di A.L.I.Ce. Città della Pieve era a Roma con altre Associazioni di tutta Itala, per un convegno “La non autosufficienza dell’anziano è un problema di salute” promosso da CDSA, Coordinamento per il Diritto alla Sanità per le persone Anziane malate e non autosufficienti. Una rete associativa nazionale tra associazioni di diverse regioni, ADNA compresa, nata nel periodo della pandemia.
Tra i relatori al Convegno tre dall’Umbria: Tiziano Scarponi, Medico di medicina generale e Vicepresidente di Omceo, Ordine provinciale dei Medici Chirurghi E degli Odontoiatri, di Perugia, Eleonora Brugnone, Presidente Associazione Umana, Unione per la difesa dei diritti dei Malati Anziani Non Autosufficienti, di Perugia, Alessandra Pioggia, Professoressa ordinaria di diritto amministrativo  presso l’Università di Perugia.
Dal convegno un appello al Parlamento e al Governo perché le cure sanitarie e socio-sanitarie siano a pieno titolo garantite dal Servizio sanitario nazionale, con inserimento nei LEA, Livelli Essenziali di Assistenza, di assegni di cura a carattere universalistico per promuovere la domiciliarità e la salvaguardia del diritto all’indennità di accompagnamento.
Sono state infatti avanzate proposte per i Decreti Attuativi della Legge n. 33 del 23 marzo 2023 “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane” che è principalmente rivolta alle azioni del settore delle Politiche sociali e assistenziali, importanti, ma non sufficienti laddove la non autosufficienza dell’anziano è causata da malattie croniche irreversibili, che necessitano di interventi continuativi di cure sanitarie e socio-sanitarie domiciliari, semiresidenziali e residenziali di lungo termine.
Nella stesura dei decreti attuativi della legge delega il Governo, per raggiungere tutti i malati non autosufficienti e in forma universalistica come previsto dalla Costituzione e dalla legge 833/1978, dovrebbe intervenire per confermare e mantenere la titolarità sanitaria della programmazione, del finanziamento e della concreta assicurazione delle prestazioni socio-sanitarie LEA, laddove possibile anche con interventi innovativi, a sostegno, per esempio, della domiciliarità con la previsione di assegni di cura, quando siano praticabili le cure domiciliari, grazie alla disponibilità volontaria dei congiunti, impegnati direttamente o attraverso l’aiuto di terzi.
L’incontro, affermano esponenti del CDSA a chiusura del Convegno, ha avuto un riscontro positivo nell’affermazione del diritto esigibile alla tutela sanitaria dei malati non autosufficienti: non casi sociali e scarti da “relegare” in assistenza, ma malati a tutti gli effetti, con diritto alle cure e al soddisfacimento dei bisogni di tutela della salute.
Negli interventi di giuristi ed esperti presenti e nei messaggi dei rappresentanti di Governo e Parlamento sono state colte pienamente le preoccupazioni circa il destino degli anziani malati non autosufficienti, così come delineato nella Legge Delega n. 33.
Questo il commento dei rappresentanti del CDSA: Le parole del Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, sono una preziosa conferma dell’esigibilità del diritto alla tutela della salute degli anziani malati non autosufficienti. I loro messaggi ribadiscono la necessità di non comprimere, o peggio annullare, la competenza della sanità, garantita dal SSN, in favore di ambiti meno tutelanti per i malati, come quello dell’assistenza sociale, come delineato nella Legge Delega n° 33”.
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A.L.I.Ce. Città della Pieve contro l’ipertensione arteriosa

In occasione della XIX Giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa celebratasi il 17 maggio, promossa dalla SIIA, Società Italiana Ipertensione Arteriosa, A.L.I.Ce., Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale, di Città della Pieve, contattata dal Prof. Giacomo Pucci,  sabato 20 maggio, si è trasferita presso l’ospedale di Terni per effettuare gratuitamente la misurazione della pressione con rilevazione di fibrillazione atriale, dare informazioni sull’ipertensione e consigli sui corretti stili di vita per la prevenzione, come pure fornire chiarimenti sulle terapie, con l’aiuto del personale del Centro Ipertensione Arteriosa, SIIA-ESH Excellence Center, facente capo alla Struttura Complessa Universitaria di Medicina Interna dell’Azienda Ospedaliera “Santa Maria” di Terni.

A Terni con A.L.I.Ce, gli infermieri Milvia Mencarelli, Silvia Cupella, Rita Croccolino, l’addetta alla segreteria Marisa Rosi, il Presidente Guerrino Bordi con funzioni di autista, che si ringraziano per la disponibilità.

Diverse le persone che si sono rivolte al servizio, segno evidente che la prevenzione suscita interesse.

A.L.I.Ce ha confermato così il suo impegno per la sensibilizzazione all’ipertensione, una condizione molto diffusa in Italia dove almeno il 30% delle persone è affetto da ipertensione arteriosa, ma ignora di esserlo. Ogni anno muoiono per malattie cardiovascolari dovute alla pressione alta 280.000 persone in Italia e 8,5 milioni nel mondo.

Motivo conduttore della giornata “Misura bene e controlla la tua pressione per vivere più a lungo”.

La pressione arteriosa è la forza esercitata dal sangue circolante sulle pareti arteriose a seguito della spinta data dal cuore: la pressione “massima” o sistolica corrisponde al momento della contrazione cardiaca, la pressione “minima” o diastolica corrisponde al momento di riposo del cuore. Per prevenire l’ipertensione è bene non ingrassare, fare attività fisica, ridurre il consumo di sale e di alcolici, evitare cibi grassi, non fumare, limitare il consumo di caffè, misurare la pressione anche a casa non sottovalutando gli eventuali problemi, seguire con scrupolo le indicazioni del medico, effettuare gli esami del sangue almeno una volta all’anno.

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“Il Perugino dal paesaggio al dipinto” escursione e arte



Una domenica tra escursione ed arte quella del 28 maggio organizzata dal Gruppo Ecologista “Il Riccio” e da GeaEnergyTrekking in collaborazione e con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Città della Pieve che prenderà il via dalla città del Perugino alle ore 8 e 30, appuntamento al Santuario della Madonna di Fatima, Largo della Vittoria, per tornare a Città della Pieve, dopo aver toccato Panicale.

L’evento,“Il Perugino dal paesaggio al dipinto”, coniuga l’escursione guidata sulle terre del Perugino, quelle raffigurate sui suoi famosi dipinti, prima tappa del percorso “I Sentieri del Perugino nelle Terre del Marchese” e la visita guidata alle opere di Pietro Vannucci,  di cui si celebra il quinto centenario dalla morte, sia a Panicale sia a Città della Pieve.

L’itinerario, 15 chilometri,  parte dal luogo di nascita del Perugino in direzione della strada che, passando per località Camparche,  permetterà, scendendo, di arrivare alla località Tre Molini  passamdo accanto all’omonima azienda, sede di allevamenti di vacche chianine. Appena attraversata la strada provinciale tra Moiano e Piegaro, si risale per l’ampia zona boschiva sino a raggiungere il punto panoramico del Monte Pausillo e da questo si prosegue lungo il crinale fino al Monte Petrarvella, da cui inizia un’altra zona d’interesse panoramico. Si arriva in discesa a Panicale, vera e propria terrazza sul lago Trasimeno. Il tratto tra il monte Pausillo sino al luogo di arrivo è sicuramente uno dei punti più panoramici per le sue ampie vedute ed aperture sul bacino lacustre e sulla valle del Nestore, con scorci sullo sfondo sino al Perugino, all’Assisano e alla catena degli Appennini. All’arrivo a Panicale, pranzo al sacco e visita guidata gratuita all’affresco di Pietro Vannucci: Il Martirio di San Sebastiano. Subito dopo partenza per Città della Pieve con navetta gratuita. All’arrivo visita guidata, sempre gratuita, alle opere di Pietro Vannucci: L’Adorazione dei Magi, Il Battesimo di Cristo, La Madonna in Gloria e Santi, La Deposizione dalla Croce.

La durata dell’evento è di circa 8 ore, visite comprese.

Si consiglia abbigliamento a strati, calzature adatte, protezioni per pioggia e sole, acqua, qualche snack, pranzo al sacco e un capo caldo di riserva. Si suggerisce di portare macchina fotografica e binocolo.

Il costo delle guide per il percorso e per le opere del Divin Pittore è a carico del Comune di Città della Pieve.

Per usufruire della navetta di ritorno è necessario prenotare chiamando la guida Giuseppe Daniele al n° 3279739039.

In caso di forte maltempo l’iniziativa sarà rinviata a sabato 3 giugno.

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Saperi e Sapori a Mongiovino… in Festa”

Sabato 27 maggio a Mongiovino di Panicale, un piccolo borgo sopra Tavernelle, famoso per il suo Cinquecentesco Santuario, si svolgerà, a partire dalle ore 16.00, un evento che interessa il Santuario e l’attiguo complesso delle Case Pie, da tempo in situazione di degrado. Tema centrale è infatti l’inaugurazione degli spazi del complesso monumentale annesso al Santuario, recentemente recuperati grazie ai finanziamenti del Gal Trasimeno Orvietano e con il sostegno della Fondazione Perugia, oltre agli investimenti da parte della proprietaria Confraternita del SS Sacramento e della Buona Morte in Mongiovino, e con la fondamentale supervisione della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria.

L’inaugurazione voluta dall’Associazione Culturale Mongiovino -Valnestore e dalla Confraternita,  con il Patrocinio del Comune di Panicale e la collaborazione dell’Arcidiocesi di Perugia – Città della Pieve, di Italia Nostra, del Centro Commerciale Naturale di Tavernelle, avrà inizio con l’esibizione, all’interno del Santuario, della Corale Berardo Berardi di Tavernelle.

Alle 16.30 di fronte all’immobile restaurato, sulla piazza del Santuario, si procederà al taglio del nastro con il Sindaco di Panicale Giulio Cherubini e Don Alessandro Segantin parroco in Mongiovino nonché Priore della Confraternita SS Sacramento. La manifestazione continuerà all’interno della Sala Multifunzionale con la presentazione degli spazi risistemati.

Interverranno,  oltre ai  rappresentanti delle Istituzioni e Associazioni sopra elencate, i tecnici del Gruppo di lavoro per il recupero che presenteranno le  fasi, le modalità, le problematiche, le soluzioni del restauro.

L’intento è quello di poter continuare con i recuperi, mettendo in sicurezza e ristrutturando l’area intera, con il contributo e la collaborazione di tutti a partire dalla cittadinanza.

La serata continuerà nell’area verde adiacente il Santuario con la musica dal vivo del quartetto acustico #Disarmonica e l’apericena; i tavoli saranno sistemati sul prato o, in caso di maltempo, all’interno del tendone. Per l’apericena è necessaria la  prenotazione chiamando i numeri 327.6859049 – 349.6145219 oppure scrivendo a associazione.mongiovino@gmail.com, possibilmente entro mercoledì 24 maggio. Le informazioni relative al costo e al menù saranno fornite al momento della  prenotazione.

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Una Biblioteca dei Libri Salvati

A Città della Pieve inaugurazione della Biblioteca di Scienze Naturali “Franco Travaglini

A Città della Pieve sabato 13 maggio 2023 alle ore 16.30, presso la Sala Lettura della Biblioteca “Francesco Melosio” a Palazzo della Corgna, il Gruppo Ecologista “Il Riccio”,  in collaborazione con INTRA – Biblioteche dei Libri Salvati e la Biblioteca “Franceso Melosio” e con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Città della Pieve, all’interno delle iniziative del Maggio dei Libri, inaugura la Biblioteca di Scienze Naturali “Franco Travaglini” – INTRA – Libri Salvati, allestita all’interno del Museo di Storia Naturale e del Territorio situato a Palazzo Corgna – Piano Nobile.

A presenziare l’evento il Sindaco di Città della Pieve Fausto Risini.

Interverranno: Giuseppe Bearzi per INTRA, Duilio Venturini e Riccardo Testa per il Gruppo Ecologista “Il Riccio”, Ildiko Dornbach, moglie di Franco Travaglini.

Una biblioteca a tema al servizio della collettività che va ad arricchire il Museo di Scienze Naturali e del Territorio già particolare nel suo genere.

La nuova Biblioteca è stata intestata a Franco Travaglini, giornalista, direttore responsabile di varie riviste a carattere ecologico, in quanto amico e collaboratore del Gruppo Ecologista “Il Riccio” e di INTRA.

La  maggior parte dei libri della biblioteca sono una sua donazione.

Franco, nella sua vita, ha combattuto molte battaglie, le più significative quelle per la natura, per la giustizia sociale, per le utopie concrete.

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A.L.I.Ce. Città della Pieve e il successo della prevenzione

La mattina del 6 maggio A.L.I.Ce., Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale,  di Città della Pieve, contattata dal Sindaco di Monteleoone d’Orvieto Angelo Larocca, ha organizzato con il patrocinio dello stesso Comune, una Giornata di Prevenzione gratuita, resa possibile dalla disponibilità dei suoi  volontari: medici, infermieri, autisti, personale di segreteria, presso il  Circolo ARCI della  frazione di Santa Maria.

Una mattinata veramente proficua, hanno aderito all’iniziativa ben  45  persone di cui 41 hanno effettuato la misurazione della pressione con rilevazione di fibrillazione atriale, l’ossigenazione, gli stik per colesterolo, trigliceridi e glicemia e hanno beneficiato del colloquio con il medico per la valutazione del rischio ictus, e 37 si sono sottoposti anche all’elettrocardiogramma con refertazione da parte del cardiologo.

Uomini e donne di età compresa fra 34 e 90 anni, in massima parte da 60 in su. 

Un ringraziamento particolare ai volontari: gli infermieri Franco Maccabruno, Rita Croccolino, Milvia Mencarelli, Silvia Cupella, Luigi Giovannini, ai medici Paola Favetta e Massimo Guerrieri,
alle addette alla segreteria Maria Santa Piccini, Marilena Rossi, agli autisti Guerrino Bordi, Presidente dell’Associazione, e Sergio Capuccini. La capacità di fare squadra, lo spirito di solidarietà, rendono questa Associazione sempre pronta alle richieste, nella speranza di offrire un servizio alla cittadinanza soprattutto in realtà logisticamente più isolate, come i comuni periferici e montani.

A.L.I.Ce. continua a fare prevenzione anche presso la sede all’interno della Casa della Comunità  di Città della Pieve con vari servizi: screening, consulenza cardiologica, neurologica, diabetologica, psicologica, attività di logopedia e ginnastica di mantenimento. Per informazioni e prenotazioni contattare l’Associazione al numero  0578 297091, da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 11.30, oppure scrivere a aliceumbriapieve@tiscali.it

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Vita contadina di un tempo, presentazione di due libri a Cetona

Sabato 6 maggio alle ore 17.30  a Cetona, presso la Sala Santissima Annunziata in Piazza Garibaldi, verranno presentati due libri sulla vita contadina del secolo scorso di autori  locali: Giovanni Baccelli, detto Nannetto, di Cetona e Franco Pilato di Città della Pieve.

I due testi differenti per  stile e modalità e, in parte anche per contenuto, hanno il pregio di completarsi nel presentare una realtà territoriale affine per caratteristiche sociali ed economiche, tanto da  mostrare uno spaccato esaustivo nel suo genere.

Un modo per tramandare alle giovani generazioni una cultura vicina storicamente e territorialmente ma lontana dal punto di vista sociale ed economico. Un modo di vivere e di essere ormai superato  che fa piacere ricordare e su cui vale pena riflettere, nel bene e nel male.

Un ricordare che sicuramente farà piacere ai meno giovani e sarà di arricchimento per i più giovani.

Testi per tutte le età, di gradevole lettura, interessanti e gustosi, sicuramente in grado di appassionare,  base di partenza per approfondimenti di varia natura.

“Nostalgie” di Giovanni Baccelli, racconta la vita nella campagna cetonese e non solo, in duplice lingua vernacolare e italiana, aggiungendo così valore alle descrizioni ed ai ricordi, uno stimolo ulteriore all’approfondimento glottologico.

Il libro è arricchito da poesie scelte dello stesso autore e da immagini di parte della sua produzione artistica in legno e terracotta, già  esposta in mostre cittadine e del territorio. L’opera, fatta stampare dall’autore presso la Tipografica Pievese di Città della Pieve, presenta una veste elegante e raffinata, ed è stata donata alle scuole locali ed alla biblioteca cittadina.

Il testo di Franco Pilato, “Vita contadina”, raccoglie gli aspetti e i momenti più significativi della vita agreste vissuta nella sua infanzia. Il libro è impreziosito da disegni esplicativi realizzati da Maria Cristina Palmerini, da rappresentazioni grafiche create dagli alunni del Consiglio Comunale delle ragazze e dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Pietro Vannucci” di Città della Pieve, da foto d’epoca raccolte tra amici e conoscenti, da documenti storici allo scopo di inquadrare più chiaramente il sistema economico e sociale dell’epoca e le norme che regolavano le relazioni tra  padroni e contadini.

Il libro stampato, per volere della Misericordia di Città della Pieve, che ha partecipato all’iniziativa dell’Editoria Sociale – Cesvol di Perugia, è disponibile dietro piccolo compenso anche presso le edicole della città del Perugino. Il ricavato andrà ad incrementare le disponibilità del Progetto Solidarietà “Una rosa… rinascerà” voluto da Franco e rivolto alle scuole del territorio per premiare gli studenti che durante l’anno scolastico si sono distinti nell’ambito del volontariato. Un ringraziamento agli sponsor che hanno permesso la ristampa del testo.

Entrambi i libri sono stati distribuiti gratuitamente alle scuole e alle biblioteche del Trasimeno e dell’Alto Orvietano.

I due volumi saranno presentati, all’interno del Maggio dei Libri, da Ivonne Fuschiotto che ha curato le due pubblicazioni. La manifestazione sarà impreziosita dalla lettura di brani tratti dai due testi effettuata da Maria Luisa Meo per “Vita contadina” e da Gesi Belardi per “Nostalgie”.

L’iniziativa, patrocinata dai Comuni di Cetona e di Città della Pieve, sarà arricchita dagli interventi dei rispettivi sindaci: Roberto Cottini e Fausto Risini.

Una prima presentazione, con le stesse caratteristiche, ha avuto luogo a Città della Pieve il 20  aprile, con grande successo di pubblico attento ed interattivo che ha integrato  le argomentazioni trattate con riflessioni e significative testimonianze.

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Pietro Vannucci: influencer del Rinascimento

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Telethon a Città della Pieve con un Convegno sull’importanza della ricerca

A Città della Pieve sabato 22 aprile ha avuto luogo, con il Patrocinio del Comune, un interessante convegno, “Telethon a Città della Pieve – L’importanza della ricerca”, organizzato dal Coordinamento Telethon di Perugia per l’Istituto di Istruzione Superiore “Italo Calvino”. Una Sala Sant’Agostino piena di studenti attenti ed interessati agli avvincenti interventi di ricercatori e personalità d’eccezione.

A coordinare le attività la Dirigente Scolastica Maria Luongo e il Coordinatore Telethon per l’Umbria Giuseppe Ruberti.

Dopo i saluti del Sindaco Fausto Risini che ha manifesto piena riconoscenza per l’eccezionalità dell’evento, la parola è passata ai relatori: il Prof. Brunangelo Falini, ematologo – accademico – ricercatore, il Prof. Carlo Cagini, Dipartimento Medicina e Chirurgia – malattie apparato visivo – Santa Maria della Misericordia Perugia, il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia Prof. Maurizio Oliviero, le ricercatrici Telethon all’Università di Perugia, la Dott.ssa Francesca Fallarino e la Dott.ssa Loredana Bury.

Il capo d’Istituto e il Coordinatore di Telethon hanno ricordato l’importanza del volontariato e della ricerca, lodando l’impegno del Presidio del Volontariato “Insieme si può”, operante all’interno dell’Istituto “Calvino”, per la raccolta fondi a favore di Telethon. Interessarsi dei pochi, i portatori di malattie genetiche rare, è un importantissimo valore aggiunto.

Il Prof. Falini ha parlato di innovazioni importanti nella cura dei tumori ematologici, di soluzioni terapeutiche riguardo ai tumori del sangue, di terapie cellulari attivate con successo, di ingegnerizzazione delle cellule, di medicina di precisione, di nuove frontiere.

Il Prof. Cagini ha ricordato come la medicina abbia saputo debellare molte malattie, ha ribadito l’importanza del fare ricerca, del prendersi cura dell’altro come medico, come ricercatore, come didatta. Ha parlato di una malattia genetica rara, l’amaurosi congenita di Leber, che in genere insorge nei primi mesi di vita  colpendo la retina e  provocando cecità o grave danneggiamento della vista. Con un’incidenza di 3 casi ogni 100.000 nati vivi, è la causa più frequente di cecità infantile ereditaria.  Da qualche tempo l’applicazione di una terapia genica, frutto di vari anni di ricerca, ha ridato la vista a molti bambini.

Il Prof. Oliviero ha sottolineato l’importanza della ricerca per migliorare la qualità della vita, ma anche fattore per eliminare le disuguaglianze, ha evidenziato il valore della tecnologia a favore dell’eguaglianza, ha parlato della generosità quale molla fondamentale,  ha voluto sottolineare come il mondo sia fatto di persone comuni non di campioni. Ha richiamato l’attenzione su quanto il percorso di normalità richieda impegno, su come tutti insieme possiamo portare al cambiamento e su quanto la ricerca ha bisogno dei giovani. Ha invitato in particolare le giovani ad avere il coraggio di investire, di superare le differenza di genere portando a modello Marie Curi, fisica, chimica, matematica, prima donna insignita del premio Nobel nel lontano 1903.

Concludono il Convegno le due ricercatrici Telethon, la dottoressa Francesca Fallarino e la dottoressa Loredana Bury, dell’Università di Perugia. La Fallarino ha parlato della immunoterapia, delle scoperte che si sono susseguite nel tempo in questo campo, di team di ricercatori che si incontrano per trovare risposte. Si sofferma poi sulla terapia genetica per l’emofilia, suo progetto   finanziato da Telethon. Molti i progressi fatti negli ultimi tempi ma il viaggio è ancora in divenire.

La dottoressa Bury, ricercatrice dell’equipe del Prof. Paolo Gresele, medicina interna – dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia nonché ricercatore Telethon, ha focalizzato l’attenzione sulla figura del ricercatore e sul fatto che i finanziamenti Statali per la ricerca e la cura delle malattie genetiche rare siano purtroppo esigui.

Ricorda che ogni minuto al mondo nascono 10 bambini con malattie genetiche rare, malattie che si manifestano nei primi 5 anni di vita. 6.000 le malattie genetiche rare, per molte delle quali non c’è cura, di molte non si conosce neanche la causa. Il finanziamento Telethon al suo Progetto interessa la tromboastenia di Glanzmann, una rara ma grave malattia emorragica in cui le piastrine non sono in grado di esercitare la loro funzione emostatica.

Rispondendo ad alcune domande la dottoressa Fallarino ricorda l’importanza del lavoro del volontariato per la ricerca, il volontario e il sostenitore, nelle sue varie forme, fanno ricerca anche se in modo indiretto.

Il Coordinatore Telethon comunica che i soldi raccolti vanno direttamente ed immediatamente alla ricerca per le malattie genetiche rare, l’85% del bilancio di Telethon è impegnato nella ricerca. Una Commissione Scientifica Internazionale assegna i finanziamenti ai Progetti presentati dai ricercatori. Quest’anno in Umbria sono stati assegnati da Telethon 394.000 euro alla ricerca, su un totale di 5 milioni e 270mila euro, tre progetti di ricerca, all’Università degli Studi di Perugia, per altrettanti ricercatori, Loredana Bury, Paolo Gresele, Francesca Fallarino, su 35 progetti totali.

Per chi vuole saperne di più suggeriamo la diretta realizzata dagli studenti del “Calvino” e visionabile su Facebook Istituto Superiore Italo Calvino al seguente link: https://fb.watch/k3uhmq7f5V/  Telethon esprime la propria gratitudine in particolare ai relatori, ai ricercatori, alle autorità presenti al convegno, ai volontari, all’Istituto Superiore “Italo Calvino”. Si ricorda che sabato 29 aprile a Città della Pieve i ragazzi del Presidio del Volontariato “Insieme si può” sono in Piazza Unità d’Italia, di fronte alla propria scuola  con i cuori di biscotto. Il prodotto, nella stessa giornata sarà proposto anche in piazza Matteotti, sempre a Città della Pieve, e in piazza Berlinguer a Moiano.

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