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25 luglio: festa di S.Giacomo

Pubblicato da il 25 Luglio 2013

Giacomo il Maggiore

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Giacomo di Zebedeo, detto anche Giacomo il Maggiore, fu uno dei dodici apostoli di Gesù.Figlio di Zebedeo e di Salome, era il fratello di Giovanni Apostolo.

È detto “Maggiore” per distinguerlo dall’apostolo omonimo, Giovanni di Alfeo detto “Minore”. Secondo i vangeli sinottici Giacomo e Giovanni erano assieme al padre sulla riva del lago quando Gesù li chiamò per seguirlo. Giacomo fu uno dei tre apostoli che assistettero alla trasfigurazione di Gesù.  Secondo gli Atti degli Apostoli fu messo a morte dal re Erode Agrippa. 

La vita

Giacomo viveva, e probabilmente era nato, a Betsaida, una località della Galilea sita sul Lago di Genesaret; era pescatore insieme al padre, Zebedeo; sua madre era Salome e aveva (almeno) un fratello, Giovanni.

Giacomo e Giovanni furono soprannominati da Gesù Boanerghes (“figli del tuono”) per sottolineare l’inesauribile zelo di cui erano dotati questi apostoli, ma anche il loro temperamento impetuoso. Luca riporta che un villaggio samaritano (ebrei considerati scismatici) aveva rifiutato ospitalità a Gesù e i figli di Zebedeo propongono la sua distruzione tramite un “fuoco discendente dal cielo”, attirandosi il rimprovero del maestro.

Dopo la morte e la resurrezione di Cristo, Giacomo assunse un ruolo di spicco nella comunità cristiana di Gerusalemme. Una tradizione risalente almeno a Isidoro di Siviglia narra che Giacomo andò in Spagna per diffondere il Vangelo. Se questo improbabile viaggio avvenne, fu seguito da un ritorno dell’apostolo in Giudea, dove, agli inizi degli anni quaranta del I secolo il re Erode Agrippa I «cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa, e fece uccidere di spada Giacomo fratello di Giovanni». Giacomo fu il primo apostolo martire.

Il culto

Dopo la decapitazione, secondo la Legenda Aurea, i suoi discepoli trafugarono il suo corpo e riuscirono a portarlo sulle coste della Galizia. Il sepolcro contenente le sue spoglie sarebbe stato scoperto nell’anno 830 dall’anacoreta Pelagio in seguito ad una visione luminosa. Il vescovo Teodomiro, avvisato di tale prodigio, giunse sul posto e scoprì i resti dell’Apostolo. Dopo questo evento miracoloso il luogo venne denominato campus stellae (“campo della stella”) dal quale deriva l’attuale nome di Santiago de Compostela, il capoluogo della Galizia. Eventi miracolosi segnarono la scoperta del corpo dell’Apostolo.

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 La tomba divenne meta di grandi pellegrinaggi nel Medioevo, tanto che il luogo prese il nome di Santiago (da Sancti Jacobi, in spagnolo Sant-Yago) e nel 1075  iniziò la costruzione della grandiosa basilica a lui dedicata.
Il pellegrinaggio a Santiago, lungo preferibilmente il suo “Cammino”, divenne uno dei tre principali pellegrinaggi della Cristianità medievale.

Insieme a Gerusalemme, alla tomba di Gesù e a Roma, alla tomba dell’apostolo Pietro, facendo assurgere la figura del vescovo di Santiago al livello delle più importanti figure della Cristianità.

Nella chiesa cattolica san Giacomo il Maggiore è festeggiato il 25 luglio.

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