Città della Pieve ricorda il geologo Antonio Verri a 100 anni dalla sua scomparsa

Il Gruppo Ecologista “Il Riccio” gestore del Museo di Storia Naturale e del Territorio di Città della Pieve, di proprietà dell’Amministrazione Comunale, e il CAMS – Centro di Ateneo per i Musei Scientifici dell’Università degli Studi di Perugia, unitamente alla Biblioteca Comunale “Francesco Melosio” e con il Patrocinio del Comune di Città della Pieve, del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e della Sezione di Storia delle Geoscienze della Società Geologica Italiana, sono lieti di invitare all’incontro “Un Geologo a Città della Pieve: Antonio Verri (1839-1925) 2025 – 100° anniversario della morte” che si terrà a Città della Pieve venerdì 28 novembre alle ore 17.30, presso la Sala Grande di Palazzo della Corgna, per riscoprire insieme la figura di un illustre geologo pievese: Antonio Verri. L’evento, presenziato dal Sindaco della città, Fausto Risini, vedrà alternarsi due studiosi di geoscienze, il Dott. Marco Pantaloni e il Dott. Alessio Argentieri dell’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che si sono ampiamente occupati della figura e del lavoro di Antonio Verri e che hanno curato un volume della SGI-Società Geologica Italiana dedicato ai Presidenti, tra cui il geologo pievese.

Opere e collezioni di Antonio Verri sono presenti presso la Biblioteca “Francesco Melosio” e il Museo di Storia Naturale e del Territorio, prima Museo “Antonio Verri”.

Fin da ragazzo, il geologo pievese è stato un vero naturalista incline a quella che oggi chiamiamo la “wilderness”, raccogliendo e collezionando rocce e fossili. Fu uno dei Fondatori della SGI, Presidente della stessa nel 1913 ed Accademico dei Lincei. Oggi più che mai, se vogliamo far fronte alle problematiche legate ai cambiamenti climatici che ci troviamo ad affrontare oramai quotidianamente, è indispensabile riscoprire anche il lavoro ed il pensiero di questi importanti personaggi storico-scientifici, sempre impegnati anche in ambito sociale, che hanno conservato, documentato e valorizzato il patrimonio geologico e la biodiversità che caratterizza il territorio locale, regionale e nazionale.

Siamo grati alla Biblioteca ISPRA per il supporto scientifico dato all’iniziativa.

Chi è interessato potrà visitare, prima dell’incontro, il Museo di Storia Naturale e del Territorio, attiguo alla Sala Grande, e la Mostra “I metalli e l’uomo: un viaggio nel tempo tra storia e leggenda, alchimia, chimica, fisica e tecnologia” allestita dal Gruppo Ecologista “Il Riccio” nella Sala delle Muse di Palazzo Corgna.

Categorie: Senza categoria | Lascia un commento

Emergenze ambientali – Un Focus sul nostro territorio Il Bosco delle Sette Valli nelle Gole del Fersinone

A Città della Pieve il Gruppo Ecologista “Il Riccio”, mercoledì 26 novembre alle 17.30 presso la Sala Grande di Palazzo della Corgna,  organizza l’incontro sulle Emergenze ambientali con Claudio diego Capitini, referente per il Fondo Forestale Italiano – Regione Umbria. Sarà un vero e proprio focus sul nostro territorio: esseri viventi, foreste, parchi, boschi tra Umbria e Toscana e agricoltura, accompagnato da suggestive immagini, quadri di Natura ed esperienze di vita.

Durante l’iniziativa si farà il punto sulla campagna di raccolta fondi per l’acquisto da parte del Fondo Forestale Italiano del Bosco delle Sette Valli nelle Gole del Fersinone, 90 ettari di grande interesse naturalistico, un luogo ameno da preservare nel Comune di Marsciano.  Il bosco prende il nome  dal suggestivo “Sentiero delle Sette Valli” che lo attraversa ed è solcato al suo interno da  piccoli fossi di scolo, lunghi poche centinaia di metri e in forte pendenza, confluenti direttamente nel torrente Fersinone, il maggior affluente del Nestore.

Il Fersinone, sostiene Antonella Carosi, Istruttore Idrobiologo presso la Provincia di Terni,  costituisce un ambiente di particolare pregio nell’ambito di tutto il bacino del Tevere, in quanto si presenta come uno dei pochi corsi d’acqua che ha conservato un elevato grado di naturalità ed integrità dal punto di vista ittico-faunistico e  come tale va salvaguardato.

Il Fondo Forestale Italiano è sicuramente deputato a farlo essendo una Fondazione che preserva la biodiversità conservando i boschi di cui favorisce la rinaturalizzazione, lasciandoli alla libera evoluzione a vantaggio della vita animale e vegetale. Gli alberi dei boschi contrastano i cambiamenti climatici accumulando nel proprio legno anidride carbonica impedendole così di arrivare in atmosfera dove incrementa l’effetto serra. I boschi inoltre conservano l’umidità del terreno contrastando la desertificazione e aumentano la stabilità nei confronti di valanghe e inondazioni, fenomeni sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico.  I boschi integri contrastano il dissesto idrogeologico regolamentando il regime delle acque e rallentandone il deflusso a valle evitando fenomeni di erosione del terreno, difendono la biodiversità perché rendono possibile il ripopolamento di specie naturali, vegetali e animali, a rischio di sopravvivenza o addirittura non più presenti.

Un grazie particolare al Fondo Forestale Italiano per l’operato svolto a favore dell’ambiente e della diffusione di una cultura rispettosa della biodiversità.

Considerata la rilevanza della tematica si auspica una partecipazione numerosa.

Il Gruppo Ecologista “Il Riccio” comunica inoltre, a chi lo desidera, la possibilità, naturalmente prima dell’incontro, di visitare il Museo di Storia Naturale e del Territorio, attiguo alla Sala Grande, e la Mostra “I metalli e l’uomo: un viaggio nel tempo tra storia e leggenda, alchimia, chimica, fisica e tecnologia” allestita, dal Gruppo Ecologista, nella Sala delle Muse di Palazzo Corgna.

Categorie: Senza categoria | Lascia un commento

Un pomeriggio emozionante nel ricordo del famoso cardiochirurgo Calo Marcelletti

Emozione, ammirazione e una vena di tristezza hanno caratterizzato il pomeriggio dedicato, a Città della Pieve, alla grandezza di Carlo Marcelletti, medico di fama mondiale che ha rinnovato la cardiochirurgia ridando vita e speranza ai piccoli pazienti e alle loro famiglie.

A.L.I.Ce. Città della Pieve, che ha organizzato l’iniziativa, ringrazia per la presenza i cittadini e l’Amministrazione Comunale nelle persone del Sindaco, Fausto Risini che ha espresso ammirazione per il Prof. Marcelletti, e dell’Assessore alla Cultura Luca Marchegiani.

Una sala piena di gente ha assistito al ricordo di un instancabile innovatore travolto dagli eventi, dal sovra potere di chi, anche a scapito del bene,  contrasta  il desiderio di rinnovamento.

La presentazione del libro “Le mani nel cuore. La storia di Carlo Marcelletti, cardiochirurgo che ha salvato migliaia di bambini”, voluta dal suo allievo e collega Adriano Cipriani, noto a Città della Pieve come eccellente cardiologo volontario di A.L.I.Ce., alla presenza dell’autore del libro e del suo editore, inizia proprio con un momento di viva emozione, da parte di Adriano Cipriani, nel ricordare il luminare suo amico.

Non una celebrazione ma il ricordo di una vita dedicata al lavoro, al rispetto per il dolore, all’infinito amore per le sfide anche impossibili, all’incommensurato amore per i bambini sofferenti e al desiderio di salvarli. 

Dopo la irrefrenabile emozione il dott. Cipriani ricorda gli insegnamenti più marcati che Marcelletti gli ha lasciato: l’etica del lavoro, il rigoroso metodo scientifico, la costante ricerca di sempre nuovi obiettivi  e traguardi da raggiungere.

Oltre cinquanta le testimonianze tra amici, colleghi, pazienti, familiari, conoscenti che  costituiscono il libro sulla vita e sull’operato di Marcelletti.

Un libro da leggere per comprendere il medico e l’uomo ma anche la realtà che ha vissuto ed ha contribuito a modificare a vantaggio dei malati e dei più bisognosi.

Le sue umili origini lo hanno costretto per studiare, afferma lui stesso, ad essere il primo, a vincere borse di studio per poter andare avanti. I suoi studi, la sua curiosità, la sua dedizione e il desiderio di trovare soluzioni a quanto osservava anche in sala operatoria lo hanno portato a sperimentare, a tentare l’impossibile, a osare anche quando sapeva che poteva andare male. Il suo desiderio di riformare la Sanità, mettere ordine dove regole non c’erano, lo ha portato a scontrarsi con realtà non inclini al cambiamento, per questo ha subito minacce anche pesanti e infine la diffamazione.

La testimonianza del dott. Cipriani ce lo presenta come un maestro coinvolgente  come pochi o anche nessuno.

L’autore, il giornalista Vincenzo Varagona, ricorda la natura solidale delle sue azioni, sempre vicino a chi non aveva possibilità finanziarie.

Alle testimonianze dei relatori si è aggiunta quella meravigliosa di una sua giovane paziente venuta appositamente da Roma, con una splendida e vivacissima  bimba di pochi mesi.

Tra i presenti  in sala chi lo ha conosciuto per rapporti di lavoro ed ha voluto ricordarlo: la dottoressa Daniela Cianfrini, originaria di Città della Pieve ma operativa ad Arezzo che ricorda, non senza emozione, la sua amicizia con Marcelletti, al quale al tempo inviò suoi piccoli pazienti, e di cui rammenta l’umanità e l’amore per i bambini;  Amedeo Testa di Città della Pieve che gli forniva le macchine  extracorporee cuore-polmone per gli interventi.

Con queste testimonianze spontanee non programmate la serata si è conclusa nel migliore dei modi all’insegna della sincerità.

Categorie: Senza categoria | Lascia un commento

Il Gruppo Ecologista “Il Riccio” e la prossima Mostra sui Metalli

Il Gruppo Ecologista “Il Riccio” comunica la prossima apertura della Mostra “I metalli e l’uomo: un viaggio nel tempo tra storia e leggenda, alchimia, chimica, fisica e tecnologia”, realizzata con il contributo della Regione Umbria e il cofinanziamento del Comune di Città della Pieve – Progetto Musei in Rete per il Territorio 2025.

La Mostra, curata da Mario Morellini, Riccardo Testa e Adria Faraone, sarà allestita nella Sala delle Muse al Piano Terra di Palazzo della Corgna a Città della Pieve, visitabile dal 21 al 30 novembre 2025, dalle ore 10.00 alle 13.00 e  dalle 15.00 alle 19.00.

Saranno in mostra una grande varietà di minerali, oltre a quelli da cui si estraggono i principali metalli, saranno visionabili anche quelli provenienti dallo spazio interplanetario e da alcuni fossili metallizzati, la sezione sperimentale offrirà interessanti sorprese, una parte sarà dedicata al fisico Franco Rasetti, scienziato a tutto tondo del gruppo dei ragazzi di via Panisperna, che oltre alle sperimentazioni sulla scissione dell’uranio, metallo pesante a parità di volume 19 volte il peso dell’acqua, ha esplorato i mondi dei fossili arcaici, come i trilobiti americani, e la botanica nei fiori delle Alpi. Insomma il mondo dei metalli analizzato fino negli aspetti più reconditi e meno conosciuti. I metalli in mostra provengono da collezioni private e dal Museo di Storia Naturale e del  Territorio sito al Piano Nobile dello stesso Palazzo.                                                               

La particolarità dell’esposizione e la straordinaria preparazione dei curatori renderà la visita un interessantissimo  viaggio.

Le scuole interessate sono pregate di prenotare scrivendo a ecologistiilriccio@gmail.com oppure telefonando ai numeri 3396134127 o 3484555251

Categorie: Senza categoria | Lascia un commento

Progetto Deglù – Ristoranti amici dei disfagici – Un aiuto alla diffusione

L’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale –  A.L.I.Ce. di Città della Pieve ha supportato e partecipato con interesse al progetto “Deglù – Ristoranti amici dei disfagici” presentato a Passignano con il patrocinio dell’Associazione e dell’Amministrazione Comunale lacustre.

Hanno risposto all’invito tre ristoratori locali  “La Nicchia”, “Il Maremmano”, “La bottega dei Tramonti” che hanno attivato nei propri ristoranti  la preparazione di pietanze accessibili a persone con Disfagia.

Il progetto Deglù è la concretizzazione della Tesi di Laurea in Logopedia di Giorgia Pieretti, realizzata con la logopedista del CORI, Cristina Angelini, sua relatrice universitaria e discussa presso il Corso di Laurea in Logopedia dell’Università di Perugia.

A.L.I.Ce. ringrazia entrambe per aver ideato e portato a compimento un  lavoro meritevole di plauso per i benefici soprattutto sociali che potrà portare a chi è affetto dalla difficoltà di deglutire.

L’iniziativa, sicuramente qualificante per il territorio e per il turismo, contro l’isolamento, l’impoverimento della partecipazione sociale, è destinata infatti a favorire l’inclusione di chi soffre di difficoltà di deglutizione e al quale è sicuramente preclusa la possibilità di frequentare i ristoranti.

I ristoratori che hanno aderito sono stati formati e  invitati a seguire un  blog appositamente creato e a sperimentare piatti per disfagici valutati dalle ideatrici del progetto, seguendo i criteri di classificazione internazionali.  Gli interessati tra gli addetti alla ristorazione, che ci si auspica numerosi,  possono chiedere formalmente di accedere al blog e alla formazione.

Favorire l’accessibilità a chi ha situazioni difficili per un benessere globale della persona è un obiettivo che A.L.I.Ce. ritiene fondamentale  sia per i colpiti da Ictus sia da altre patologie, tanto che l’Associazione  pievese  si è offerta e si è impegnata, e continuerà a farlo, a pubblicizzare il progetto  sui propri siti regionali e nazionali, a presentare prossimamente l’esperienza ai ristoratori di Città della Pieve, a chiedere la collaborazione alla diffusione a varie realtà distribuite nel territorio regionale, per dare ai disfagici maggiori possibilità di scelta nei territori di appartenenza. I riscontri sono già positivi, tra richieste di approfondimenti e di presentazione del progetto nel proprio territorio.

Disfagia è la  difficoltà, più o meno grave, di deglutizione per cause diverse come Ictus, Parkinson, interventi alla testa o al collo, SLA, sofferenza alla nascita. Le statistiche riportano che il 13% della popolazione generale dopo i 65 anni d’età, 1 su 17, ne soffrono prima o poi nel corso della vita.  In Italia si stima che i colpiti dalla malattia vadano da 6 milioni a una prevalenza del 15% della popolazione generale e la percentuale sale al 20% oltre i 50 anni di età; in contesti specifici, come le case di riposo, si arriva al 40 /60%.   Per chi è colpito da questa problematica mangiare diventa difficile, servono attenzioni particolari, vi sono  rischi di complicanze, la qualità della vita ne risente, gli viene precluso di vivere momenti conviviali fuori casa con parenti e amici, in quanto le strutture ricettive generalmente, fino ad oggi, non sono in grado di preparare cibi adatti per i disfagici. Oggi la diffusione del progetto Deglù può ovviare in maniera concreta a questa limitazione. Il progetto è di semplice fruibilità, ogni ristorante può ideare menù semplici e sicuri.  Dobbiamo impegnarci per costruire una rete di ristoranti più inclusivi e attenti alle esigenze di tutti. I ristoranti che aderiscono al progetto espongono un bollino di riconoscimento quale Ristorante amico dei Disfagici.

Il dott. Maurizio Massucci del CORI, nel riconoscere l’alto valore del progetto e nel sottolineare il merito di Associazioni come A.L.I.Ce. e Istituzioni quali l’Amministrazione Comunale di Passignano, come   stimolatori e controllori, in questo caso di strutture  sanitarie, ricorda che A.L.I.Ce, Italia ha finanziato un altro progetto molto importante per  chi ha difficoltà a deglutire, la  “Disfagia Assistenza Remota”, istruzioni in modalità “tele-disfagia” sull’uso di strategie per favorire il recupero di una deglutizione in sicurezza; la piattaforma propone un trattamento semplice e facilmente distribuibile.

Per chi volesse avere ulteriori informazioni su entrambi i progetti si consiglia di scrivere a  aliceumbriapieve@tiscali.it specificando il tipo di  richiesta, l’Associazione penserà a rispondere.

Categorie: Senza categoria | Lascia un commento

A.L.I.Ce. Città della Pieve e Vydia editore presentano a Città della Pieve il libro su Carlo Marcelletti cardiochirurgo pediatra di fama mondiale

A.L.I.Ce. Città della Pieve e l’editore Vydia presentano, lunedì 10 novembre, ore 17.30, Sala Grande – Piano Nobile di Palazzo Corgna a Città della Pieve, il libro scritto dal giornalista Vincenzo Varagona “Le mani nel cuore. La storia di Carlo Marcelletti, cardiochirurgo che ha salvato migliaia di bambini”. 

Il volume, ideato in occasione del quindicesimo anniversario della scomparsa del cardiochirurgo pediatrico di fama mondiale, racconta, attraverso decine di testimonianze raccolte, la vita professionale ed umana del cardiochirurgo marchigiano.

Marcelletti ha salvato la vita a migliaia di bambini nati con malformazioni cardiache; insieme a Lucio Parenzan, anch’esso cardiochirurgo pediatrico, ha introdotto la cardiochirurgia pediatrica in Italia e in mezza Europa. Prima di lui i bambini nati con malformazioni cardiache erano destinati a non sopravvivere. Nel 1986 il primo trapianto su un bambino segna  l’inizio della terapia chirurgica sulle malformazioni congenite del cuore nei pazienti pediatrici, da allora 25.000 i bambini curati e 10.000 quelli operati.

Per parlare dell’opera e del suo protagonista interverranno, dopo i saluti istituzionali del Sindaco, Fausto Risini e del Presidente di A.L.I.Ce., Guerrino Bordi, il cardiologo pediatra Adriano Cipriani, allievo del Prof. Marcelletti,  nonché volontario di A.L.I.Ce., l’autore Vincenzo Varagona e l’editore Luca Bartoli.

Il libro può definirsi un gesto di giustizia nei confronti di un uomo poco fortunato, nonostante la professionalità e la fama. Marcelletti aveva in mente di cambiare la sanità in una regione non facile come la Sicilia, ma gli è stato impedito, con avvertimenti e pesanti minacce. Arrestato, con accuse gravissime, mai dimostrate, travolto dagli eventi si suicida il 6 maggio del 2009 non ancora sessantacinquenne, interrompendo così il corso della giustizia iniziato solo l’anno precedente.

Nel volume sono contenute testimonianze della famiglia, di colleghi, pazienti, giornalisti.

Categorie: Senza categoria | Lascia un commento

Concerto sabato 25 ottobre 2025

Categorie: Senza categoria | Lascia un commento

A Città della Pieve una mostra sui funghi

Il Gruppo Ecologista “Il Riccio” di Città della Pieve organizza, con il Patrocinio del Comune,  la Mostra “FUNGHI AMICI… E NEMICI… scienza, tradizioni, storia, leggende e magia”, curata dall’esperto Mario Morellini, presso la Sala delle Muse al piano terra di Palazzo della Corgna a Città della Pieve.

La Mostra apre lunedì 20 ottobre e prosegue fino a domenica 26 dello stesso mese. I visitatori saranno accolti dal curatore pronto a soddisfare le loro curiosità, anche con laboratori e osservazioni al microscopio, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 di ogni giorno.

In mostra pure alcuni elementi, riguardanti i funghi, presenti all’interno del Museo di Storia Naturale e del Territorio sito al Piano Nobile di Palazzo della Corgna.

Chi vuole può portare i propri funghi, si potrà procedere insieme al loro riconoscimento.

La Mostra è visitabile anche da gruppi classe che ci si augura numerosi.

Le scuole interessate sono pregate di prenotare, per evitare sovrapposizioni e difficoltà organizzative, scrivendo a ecologistiilriccio@gmail.com oppure telefonando ai numeri 3396134127  o 3484555251.

Conoscere meglio i prodotti del sottobosco più amati e apprezzati in cucina, approfondire i loro vari aspetti, le caratteristiche, le proprietà può aiutare e a volte salvare anche la vita.

La micologia, una branca delle scienze biologiche che si occupa dello studio dei funghi, è una  scienza in continua evoluzione, tanto da venire considerata con maggiore serietà, man mano che si conferma l’importanza dei funghi nei più svariati ambiti culturali, farmaceutici, ecologici. Il regno dei funghi è sempre stato oggetto d’interesse da parte degli uomini, che spesso in passato li associavano, non riuscendo a comprendere la loro natura, ad eventi magici o soprannaturali. È  solo a partire dal XVI e XVII secolo che si è cominciato ad analizzare in modo scientifico la flora micologica, ed è proprio in questo periodo che si colloca la nascita della micologia come scienza. Se volete saperne di più vi consigliamo di visitare la Mostra.

Categorie: Senza categoria | Lascia un commento

Pienamente riuscita la Giornata in Rosa a favore di Fondazione AIRC in Valnestore

Domenica 5 ottobre l’iniziativa che, per il secondo anno, ha colorato di “rosa” la Valnestore allo scopo di raccogliere fondi per sostenere la ricerca sul cancro, nel mese dedicato al tumore al seno, è pienamente riuscita.

Sono stati raccolti infatti 960 euro, grazie alla generosità dei numerosi cittadini che hanno partecipato alle manifestazioni di solidarietà.

Quest’anno l’iniziativa ha preso il nome “Sconfinare… camminando e con la musica”, unendo così l’attività di passeggiata non competitiva della mattina allo spettacolo musicale del gruppo The Canter la sera per poter offrire più occasioni di raccolta fondi.

Le volontarie AIRC di zona, Ivonne Fuschiotto e Paola Natazzi, ringraziano, a nome della Fondazione che rappresentano, gli organizzatori a partire dal capofila, la Pro Loco di Tavernelle, che, con il Patricinio dei Comuni di Panicale e Piegaro, ha guidato gli eventi affiancata dalla Pro Loco di Panicale e dai tre gruppi podistici della vallata: TcTrek Asd-Aps, Anello del Fiume d’Oro Aps, Certi Cammini. Un ringraziamento speciale va al Circolo di Missiano, a La Casa dei Cini, all’Eurospin di Tavernelle, a La Gardenia di Luana Pausilli, all’Agriturismo La Lanterna di Missiano che hanno sostenuto la manifestazione rendendo così possibile la realizzazione della merenda condivisa e l’abbellimento degli spazi durante il concerto. Si esprime gratitudine inoltre al C.S.R. – Centro Polifunzionale L’Occhio e alla band The Canter, che ha aderito a titolo gratuito e si è esibita proprio nello stesso centro a favore della solidarietà.

Nella prima parte della giornata sono stati organizzati ben quattro itinerari per permettere a tutti di partecipare a questa particolare mattinata, gradita ed apprezzata da tutti, camminando  in compagnia con piacevoli momenti di benefica convivialità,  in base alle esigenze e alle preferenze individuali. 

La maratona della solidarietà si è conclusa con una piacevole serata allietata dalla musica dell’eccezionale gruppo locale i The Canter, presso il Centro Polifunzionale l’Occhio.

Da ricordare che per Fondazione AIRC questo è un anno speciale, celebra infatti 60 anni di attività, anni di impegno e perseveranza che hanno permesso di destinare alla ricerca 2,5 miliardi di euro, di cui 141 milioni nel 2025, pari al 70% dei fondi nazionali, garantendo continuità ai progetti più promettenti per la prevenzione, la diagnosi e la cura del tumore, con i suoi 4,5 milioni di sostenitori, 20.000 volontari, oltre 5.000 ricercatori e 17 Comitati regionali.

Ogni anno in Italia 390.000 persone, mediamente 1.000 al giorno, ricevono una diagnosi di tumore, a riprova di quanto questa sia una malattia socialmente importante che necessita ancora di tanta ricerca, anche se oggi abbiamo a disposizione trattamenti sempre più efficaci e personalizzati che permettono a molti malati di tumore di guarire. Oggi il 50% dei malati di cancro raggiunge la stessa aspettativa di vita di chi non ha avuto una diagnosi.

Il tumore al seno colpisce nel corso della vita circa una donna su 8, ogni anno in Italia si ammalano di tumore della mammella circa 53.000 donne, è il secondo tipo di tumore più diffuso a livello mondiale. In molti casi si può prevenire o comunque diagnosticare in fasi molto precoci e grazie ai continui progressi della medicina, nonostante il costante aumento dei casi, si muore meno che in passato. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è in costante aumento: dal 1992, è salita dal 78 all’88%. Rimane ancora un 12%, che può sembrare poco, ma in realtà è ancora troppo.

Un dato che sicuramente farà piacere a molti riguarda l’indice di efficienza della raccolta fondi, di ogni singolo euro ricevuto, 15 centesimi sono utilizzati per le spese, cioè lo 0,15, il restante 0,85 è impegnato nella ricerca.

Abbiamo recentemente appreso dell’esistenza di un progetto sperimentale pilota condotto dall’Ospedale di Rieti, che non è riconducibile né finanziato da AIRC. Si tratta di una pratica di medicina integrativa in oncologia: la terapia forestale applicata a pazienti oncologiche con tumore al seno. L’esperienza, finalizzata a valutare gli effetti delle Immersioni in Foresta, Forest Bathing, sul benessere psicofisico, è stata condotta nei boschi del Terminillo. I risultati, definiti positivi, verranno ufficializzati in occasione di un convegno a Rieti il 25 ottobre. Per chi desidera approfondire, è disponibile il seguente link informativo: Progetto Terapie Integrate per la donna con carcinoma della mammella https://www.asl.rieti.it/area-privata/percorsi-clinici/progetto-terapie-integrate-per-la-donna-con-carcinoma-della-mammella/

Anche nel territorio della Valnestore sono stati censiti boschi terapeutici. In particolare, una delle esperienze della “Camminata in Rosa”, l’Immersione in Foresta a Montarale, è stata guidata dal dott. Paolo Paoloni e dalla dott.ssa Michela Meloni, conduttori certificati TeFFIt – Terapie Forestali Italiane.

Categorie: Senza categoria | Lascia un commento

A Città della Pieve si va a spasso… con Francesco Melosio

Il Gruppo Ecologista “Il Riccio” in collaborazione con la Biblioteca “Francesco Melosio” e con il patrocinio del Comune di Città della Pieve, sabato 11 ottobre 2025 organizza una particolare iniziativa  “A spasso con Francesco Melosio – Rievocazione di Personaggi, Tradizioni, Memorie del vicolo a lui dedicato”.

A guidare i partecipanti, che ci si augura numerosi: Tiziano Berlingieri, Maria Luisa Meo, Osvaldo Bassini.

Appuntamento alle ore 16.00 alla Sala Lettura della Biblioteca “Francesco Melosio”, piano terra Palazzo della Corgna, a Città della Pieve per una  breve presentazione del Vicolo Francesco Melosio già Vicolo delle Pupe; alleore 16,30 partenza per il Percorso Itinerante lungo il Vicolo con la narrazione di storie raccontate sul trascorso dei suoi abitanti, e sulle numerose ed importanti attività che vi si svolgevano, si visiteranno inoltre il Laboratorio di Cultura Fotografica – ex Forno Bassini di Attilio Navarra e il Museo del Ricordo di Osvaldo Bassini, dove verrà offerto un piccolo rinfresco, da parte dell’erede del vecchio forno.

Una via ricca di  personaggi illustri, dal letterato e poeta seicentesco Francesco Melosio, che ha dato nome alla via, al pittore Filiberto Cappannini attivo nel Novecento, a  Mosignor Fiorenzo Canuti storico e studioso della Pieve e, in particolare, di Pietro Vannucci detto il Perugino.

Nella via  erano presenti anche varie attività artigianali tra cui il citato forno, un mulino ad olio, una fornace di cocci.

Sicuramente tante interessanti storie di vita vissuta. Partecipa e le scoprirai…

Categorie: Senza categoria | Lascia un commento