Un incontro ravvicinato con l’Africa – Città della Pieve 20 dicembre
Il Presidio del Volontariato “Insieme si può” dell’I.I.S. “Italo Calvino” di Città della Pieve invita all’incontro “Solidali con l’Africa” che si terrà martedì 20 dicembre 2016 alla Sala delle Muse di Palazzo Corgna alle ore 14.30. Interverranno: Ortoudo Bermo per Progetto “ABBANAI – dare a chi è senza – Un futuro per il popolo Wodaabe” – Niger a cui sono state donate in comodato d’uso 7 capre; Guido Monacelli per Progetto “Mucche in comodato d’uso” – solidarietà in Etiopia a cui è stata donata 1 mucca. Capre e mucca sono state acquistate con la vendita, da parte dei ragazzi del Presidio del Volontariato, delle matite della Solidarietà.
In Niger il Progetto, a cui hanno aderito gli studenti del “Calvino”, è stato realizzato dal Gruppo di Solidarietà Internazionale composto da Comune di Perugia, Regione dell’Umbria, Associazione Assolint, Circolo Culturale “primomaggio”, Cooperativa sociale Asad, Kaouritel – partner estero – associazione umanitaria con sede a Niamey, capitale del Niger, ed ha come obiettivo l’acquisto di animali, per i WoDaaBe, piccolo popolo di pastori nomadi a cui, a causa dei cambiamenti climatici, sono morte le mandrie di bovini che avevano. La scelta su quali animali comperare tra dromedari, capre, asini è caduta sulle capre in quanto: estremamente resistenti a quelle condizioni climatiche, producono latte buono per l’alimentazione, si riproducono velocemente, non hanno particolari esigenze alimentari, il loro costo è inferiore ai dromedari ed agli asini, è possibile dare ad ogni famiglia più capre femmine per il latte ed un maschio per la riproduzione. L’impegno per questo popolo risale al 2005 ed ha già portato alla realizzazione di un pozzo d’acqua e di una piccola scuola. Ortoudo Bermo, rappresentante dei Wodaabe è anche membro dell’Assemblea nazionale del Niger.
Il Progetto “Mucche in comodato d’uso”, è un’iniziativa di solidarietà in Etiopia e prevede l’assegnazione di mucche a famiglie in difficoltà. Il progetto è il frutto di una forte sinergia fra le associazioni “In missione con noi” di Bologna e “Centro Studi Nutrizione Umana” di Gubbio ed ha come referente in Etiopia il dott. Stefano Cenerini e come responsabile padre Labena. La forza del Progetto sta essenzialmente nel non creare dipendenza nei beneficiari e nella regolare supervisione che il responsabile locale esegue nei confronti degli utilizzatori delle mucche, riducendo quindi al minimo gli sprechi, ogni capofamiglia che prende in consegna l’animale si impegna tra l’altro a non maltrattarlo o macellarlo. Anche se nelle città le recenti aperture economiche di stampo occidentale hanno fatto crescere in modo evidente la piccola industria e il settore terziario, l’Etiopia è ancora prevalentemente un paese agricolo. Pertanto, nelle zone rurali il contadino “medio” lavora il suo lotto di terreno, come agricoltura di sussistenza, partendo dalle ordinarie difficoltà naturali: la scarsità di acqua che nella grande maggioranza dei casi è solo piovana, l’assenza di macchinari, le tecniche di coltivazione di una volta. In questo contesto, che per molto tempo a venire non è destinato a subire rapidi mutamenti, la presenza di una mucca è un bene di grande valore. Questa fornisce latte, è adatta al lavoro nei campi, produce letame e può partorire vitellini. L’esperienza di oltre 10 anni di programma, in cui sono stati affidati quasi 500 capi, ha mostrato che una mucca può fare la differenza per una famiglia contadina. A tutto ciò va aggiunto che la formula del comodato d’uso, non della donazione, conferisce dignità al beneficiario, che non si pone nella posizione di mendicare. I criteri con i quali vengono scelte le persone sono i seguenti: vedove, donne con orfani, donne con bambini handicappati, famiglie molto numerose, famiglie che vivono in zone molto isolate, a patto ovviamente che siano prive di mucche.
Il Presidio ringrazia le Associazioni e le Scuole
La quinta Giornata del Volontariato, a Città della Pieve, quest’anno per la prima volta ha dovuto competere con la pioggia. In piazza Unità d’Italia, priva dell’abituale movimento che la animava in occasione delle precedenti puntate tra studenti ed Associazioni, era visibile qualche mezzo solitario: il camion dei Vigili del Fuoco, che con i suoi giochi di acqua era stata una simpatica attrazione negli anni precedenti; il pulmino di A.L.I.Ce.; il fuori strada della Protezione Civile; l’ambulanza della Misericordia. Poi pioggia, solo tanta pioggia.
Le Associazioni sono state ospitate nella palestra dell’Istituto di Istruzione Secondaria di Primo Grado, richiesta, come sempre, in caso di emergenza mal tempo.
Nonostante questo gli studenti di tutti gli ordini di scuola, dalla primaria alla secondaria di primo e secondo grado, degli Istituti “Vannucci” e “Calvino”, sono arrivati, come da programma, a frotte: poco meno di mille in palestra, naturalmente in momenti diversi e più di 800, in quattro turni, all’interno della Sala Sant’Agostino, dove il Liceo Musicale dell’I.I.S. Calvino ha realizzato con la sua prima classe di venti alunni, uno spettacolo di musica e parole dedicato alla Giornata del Volontariato e alla Giornata per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Il programma, ripetuto per i vari turni di studenti, ha esordito con la cult music del premio Nobel Bob Dylan, con “Blowing in the wind”, per proseguire con “Metti in circolo il tuo amore” di Ligabue, a seguire una composizione di musica elettronica e video realizzata da un effervescente alunno sul tema dell’emigrazione ieri ed oggi, una presentazione sui diritti dei bambini con letture dei principali articoli, e di nuovo il complesso dei ragazzi del liceo musicale, tre chitarre, basso e batteria, con alcuni virtuosismi, nei pezzi dei Metallica, “Nothing else matters”, per finire con gli intramontabili Pink Floyd con “Another brick in the Wall” con il coro di tutta la classe e marching band. Inutile citare il gradimento di tutti gli alunni che hanno spesso accompagnato i brani battendo a ritmo le mani. Un grazie particolare agli studenti ed ai docenti che li hanno aiutati: Yuri Angeli e Danilo Cicioni.
Il problema più grande lo spazio in palestra tanto che i clown di Vivi in Positivo, dopo un primo momento di esibizione in palestra, sono stati inviati alla Scuola Primaria per la gioia dei bambini che, in parte, non sono dovuti uscire sotto la pioggia ed hanno potuto godere con un tempo sicuramente più diluito l’attenzione dei vari clown.
All’interno della palestra, dove erano stati portati dei tavoli, si sono ritrovati: Associazione Donne “La Rosa” con l’esposizione di alcune attività tra cui il Pedibus – Città della Pieve cammina, progetto realizzato in collaborazione con altre Associazioni e con l’Amministrazione Comunale, che prevede passeggiate lunedì, mercoledì e venerdì alle ore 21 naturalmente sospese in caso di pioggia, iniziativa alquanto partecipata, in media 25 persone ma con punte di 40-45; il Gruppo Ecologisti “Il Riccio” con le varie iniziative, in particolare con le scuole, su sensibilizzazione, valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente; i Lions Club con la raccolta di occhiali da vista usati per i paesi del Terzo-Quarto Mondo; gli Amici del Gemellaggio con la pubblicizzazione delle loro attività in particolare la caratteristica iniziativa, una novità per i piccoli centri, delle bibliocabine – vecchie cabine telefoniche adibite a biblioteche – dislocate a Città della Pieve ed in ogni frazione con molti libri anche per bambini e pure in lingua inglese, francese, tedesca, ma anche con la proposta di corsi di lingua per adulti nelle tre lingue sopra citate; A.L.I.Ce. è riuscita ad effettuare misurazioni (pressione con rilevazione di fibrillazione atriale, colesterolo, trigliceridi, glicemia) a ben 63 persone tra cui molti ragazzi ma anche docenti, personale ATA e delle altre Associazioni; AVIS con materiale informativo di vario genere; Officin’arte e il suo sorprendente laboratorio di illustrazione; la Protezione Civile con un nutrito numero di esempi della propria attività; ma anche la Misericordia e i Vigili del Fuoco; Trasimeno Young People con le loro attività ed i loro servizi; il tavolo più affollato quello del Presidio del Volontariato dove sono state raccolte adesioni per le numerose attività proposte dal Presidio stesso (laboratorio di Clown Terapia e Circo Sociale, Volontariato presso la Residenza Protetta, AVIS – donazione sangue, Volontariato presso il Museo di Storia Naturale del Territorio, Attività di lettura presso Studi Pediatrici e Centro Anziani, Iniziative di solidarietà per Banco Alimentare, Telethon, AIRC, Comitato per la Vita “Daniele Chianelli”, Matita della Solidarietà e le sue Adozioni a distanza – Progetto Unicef – e …), e dove è avvenuta la vendita delle candele di Telefono Azzurro con un incasso di 750 € e delle Matite della Solidarietà per un ammontare di € 124,50.
Un bilancio comunque positivo nonostante le avverse condizioni atmosferiche, grazie soprattutto all’impegno delle varie Associazioni.
Violenza contro la donna: una maggiore consapevolezza
25 novembre: la pioggia ha permesso agli studenti del “Calvino” e del “Vannucci” di effettuare dei flash mob a Piazza Plebiscito e a Piazza Unità d’Italia; attività seguite e apprezzate dalla popolazione e dagli studenti delle classi non coinvolte. Il Presidio del Volontariato “Insieme si può”, ideatore dell’evento, ringrazia le docenti Monica Barzanti e Marina Ferrando, per il lavoro svolto con le classi, e le Associazioni che hanno collaborato con gli studenti, in particolare Officin’arte. Il problema della Violenza alle donne è una piaga che non si riesce a fermare, le statistiche parlano purtroppo di una vittima ogni due giorni. In Italia oltre 3 milioni e mezzo di donne all’anno subiscono violenza. Ci sono stati in Italia, dall’inizio dell’anno, oltre 30 femminicidi, nella maggioranza dei casi l’assassino è un familiare o una persona con cui la vittima ha avuto una relazione. Oltre 330 donne sono state uccise, dal 2000 a oggi, per aver lasciato il proprio compagno. Nella violenza di genere molto rimane ancora sommerso anche se aumentano le donne che denunciano; il numero Nazionale da digitare è 1522.
25 novembre: per non dimenticare, per non perpetrare
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, 25 novembre, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Presidio del Volontariato “Insieme si può”, dell’I.I.S. “Italo Calvino” di Città della Pieve, ha coinvolto il proprio Istituto e l’Istituto Comprensivo “Pietro Vannucci”, della stessa città, nel ricordo delle tante donne che hanno subito e subiscono violenza da parte degli uomini.
Coadiuvati da Trasimeno Young People, Officin’arte di Città della Pieve e CeSVol di Castiglione del Lago, gli studenti dell’Istituto di Istruzione Secondaria di Primo Grado ed alcune classi del “Calvino” organizzano, i primi in Piazza Unità d’Italia ed i secondi in piazza Plebiscito, a patire dalle ore 11 e 30, momenti di riflessione sulla giornata, sul rispetto e sulla tolleranza. Il tema della violenza alle donne è particolarmente sentito, anche se purtroppo il problema è in continuo aumento.
Un obiettivo difficile da realizzare: rendere le violenze sulle donne sempre meno accettabili socialmente. Nessuna donna deve più sentirsi dire “Se l’è cercata”.
È chiaro infatti che, indipendentemente dal grado di sviluppo economico dei Paesi, gli abusi sulle donne sono più diffusi là dove, per affermare l’autorità maschile all’interno della coppia, le norme culturali tendono a giustificare il ricorso alla forza.
“Una rosa … rinascerà”: una grande soddisfazione per Franco e per A.L.I.Ce. di Città della Pieve
Il libro di Franco Pilato “Una rosa … rinascerà”, fatto pubblicare da A.L.I.Ce. di Città della Pieve, grazie anche al contributo della locale CONAD e di Rubeca Motori, ha avuto un grosso successo:
– successo di pubblico alla presentazione del libro con la sala della Biblioteca gremita all’inverosimile, sensibilizzata dagli interventi ed in particolare emozionata dalla magistrale lettura di alcuni brani del libro da parte dell’attore Luigi Diberti;
– il riconoscimento di molti pievesi;
– la vincita del Primo Concorso Premio Convention – A.L.I.Ce Italia Onlus, decretato, da una Commissione Internazionale, il 15 ottobre nell’ambito della Prima Convention tenutasi a Città della Pieve. Concorso al quale A.L.I.Ce. pievese aveva partecipato con il Progetto “ICTUS: esperienze di vita”, costituito dal libro di Franco e da un video di Tommaso Stingo sull’esperienza di Francesco Lupparelli, un giovanissimo ragazzo colpito da ictus e, tra l’altro, unico protagonista del video.
Il premio, consistente in mille euro, arriverà a breve nelle casse di A.L.I.Ce. di Città della Pieve e sarà utilizzato per le attività di informazione e prevenzione alla popolazione e per iniziative a sostegno dei colpiti da ictus, come da indicazioni del bando stesso.
È con estrema soddisfazione che A.L.I.Ce. ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del “sogno” di Franco, dare alle stampe il libro sulla sua vita.
Un sogno che per volere dell’autore è latore di iniziative di solidarietà: l’allestimento di un’aula di Primo Soccorso presso l’Istituto Comprensivo “Pietro Vannucci” di Città della Pieve e l’istituzione di borse di studio annuali per giovani che si distinguano nel campo della solidarietà; progetti realizzabili grazie alla “vendita” del libro, di cui ne sono state fatte stampare 1.000 copie.
Già la sera della presentazione numerose copie, al di sopra di ogni più rosea aspettativa, sono state vendute; subito dopo bar, edicole, parrucchiere, studi commerciali, agenzie assicurative, supermercati anche di Ponticelli, Moiano e Po’ Bandino compresa naturalmente la CONAD che ha contribuito alla stampa, l’altro sponsor Rubeca Motori, la sede di A.L.I.Ce. hanno assunto l’incarico, in questo periodo di tempo, di distribuire il testo e stanno assolvendo al compito in maniera encomiabile.
Il libro può essere acquistato con un contributo a partire da 5 euro.
È uno spaccato di vita facile da leggere, amabile, capace di creare emozioni. Un libro da leggere, un “pensierino” da regalare certi di essere apprezzati.
Visto il successo, anche nelle vendite, A.L.I.Ce. sta vagliando i preventivi per arredare l’aula e, a breve, comincerà a lavorare al bando di concorso per l’assegnazione della prima borsa di studio.
Grazie a chi ha già contribuito e a chi si accinge a farlo.
“Il Riccio” ed il forno ambulante
Il Gruppo Ecologista “Il Riccio” di Città della Pieve ricorda che il forno ambulante, costruito artigianalmente e magnificamente funzionante, è a disposizione della Associazioni che volessero utilizzarlo per iniziative proprie. L’inaugurazione avvenuta in occasione de “La Terra del Pane” seconda edizione è stata un successo, nonostante il tempo poco clemente l’impasto predisposto per le pizze è stato interamente utilizzato. I commenti degli intervenuti, che “Il Riccio” ringrazia sentitamente, sono stati tutti estremamente positivi. Gli incassi, 350 €, sono stati interamente devoluti ai terremotati tramite conto corrente messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale per una raccolta fondi specifica. Un pomeriggio particolare organizzato nella stupenda cornice della Rocca pievese con tanto di mercatino artigianale e solidale, la “Musica popolare Fuori dal Tempo” di Organicanto, la distribuzione gratuita, come da tradizione, della pasta madre, la mostra fotografica “Costruendo il forno mobile” a suggellare le fasi della realizzazione che ha impegnato il Gruppo Ecologista durante il periodo estivo, e tanta buona pizza. Intorno ad un forno mobile, come attorno ad un fuoco, si può stare in allegria, meglio ancora se, come in questo caso, la pizza è “solidale”.
Dalla Convention A.L.I.Ce. Italia onlus di Città della Pieve
Bilancio estremamente positivo quello emerso dalla Prima Convention A.L.I.Ce. Italia onlus, tenutasi a Città della Pieve il 15 e il 16 ottobre, che ha raccolto esponenti di numerose sedi A.L.I.Ce. regionali, provinciali e locali delle 80, ad oggi, registrate in tutta Italia. I temi tecnici e organizzativi utili a raccordare l’operato delle varie sezioni, trattati nel pomeriggio della prima giornata, hanno spaziato su vari settori, tutti di estremo interesse, da quanto manifestato dai numerosi presenti. Moderati dal dot. Enrico Righetti, responsabile del Centro Ictus di Città della Pieve, si sono susseguiti: Francesca Rossini dell’Agenzia GAS Communication di Roma ha spiegato “Come fare comunicazione e dare visibilità agli eventi” ricordando che oltre 3.000 testate hanno, ultimamente, seguito le attività di A.L.I.Ce. e quasi 490 milioni di persone ne hanno sentito parlare; Roberto Campitelli di A.L.I.Ce. Nazionale ha parlato degli “Aggiornamenti sui siti di A.L.I.Ce.” e dell’importanza di mettere in rete esperienze ed informazioni; Antonio Sisca, dottore commercialista in Perugia – esperto enti non profit, ha relazionato con estrema chiarezza sugli “Aspetti civilistici, fiscali, contabili delle associazioni no-profit” fornendo utilissime informazioni per la gestione dell’Associazione; Fabrizio Salvatore, direttore del CeSVol di Perugia, ha presentato le attività, assolutamente gratuite, a supporto delle Associazioni di Volontariato de “I centri di servizio del volontariato” presenti, con 78 sedi, in quasi tutte le regioni; Carlo Peretti, membro Business Unit Enti Religiosi e settore Non Profit della Società Cattolica Assicurazione, ha illustrato gli “Aspetti assicurativi delle Associazioni di volontariato (art. 4 Legge 266/91)” ponendo l’attenzione sugli obblighi assicurativi per le Associazioni di Volontariato quale vero strumento di tutela, in particolare riguardo ai volontari per infortuni, malattie e responsabilità civili verso terzi e ribadendo l’importanza per le Associazioni del riconoscimento di personalità giuridica; Giuliana Baldassarre, docente School of management SDA Bocconi, ha esposto con molta fluidità come “Fare fundraising (raccolta fondi) per poter cambiare le cose: nuove idee e suggerimenti per le associazioni” ribadendo che nelle campagne di sostenibilità finanziaria non raccogliamo solo fondi ma anche beni, persone, relazioni ed è proprio questo a dare valore sociale alla causa di A.L.I.Ce., consapevoli che lo scambio filantropico si basa sull’acquisizione di una cultura responsabile della donazione.
Gli atti della Convention, in particolare le relazioni di tutti gli esperti-formatori, sono già stati inviati dal Nazionale alle varie sedi A.L.I.Ce. Durante la cena conviviale alla presenza delle autorità cittadine sono stati premiati i tre Progetti vincitori del Primo Concorso Premio Convention – A.L.I.Ce Italia Onlus, istituito per offrire un particolare riconoscimento ai tre migliori progetti che si sono distinti sul territorio e/o a livello nazionale nel favorire la diffusione della conoscenza e della corretta informazione sull’ictus cerebrale. I tre premi istituiti dovevano essere assegnati, a giudizio insindacabile di una giuria internazionale, rispondendo a criteri stabiliti: 1 – Il progetto più significativo dell’anno, 2 – Il progetto più originale ed innovativo, 3 – Il progetto con la miglior valenza culturale ed istruttiva. La Commissione, per regolamento, ha lavorato su progetti presentati in forma assolutamente anonima. Il Presidente della giuria, Jon Barrick, ha chiamato nell’ordine gli autori dei progetti: “ICTUS: esperienze di vita”, testimonianza di colpiti da ictus: un libro, “Una rosa … rinascerà”, di Franco Pilato e un video, “Dopo l’ictus, c’è vita”, del giovane Francesco Lupparelli; “Riprendiamoci il sorriso”; “Punto di Ascolto – Accoglienza e Supporto alle persone colpite da ictus cerebrale ed ai loro familiari”. Solo così si è venuti a conoscenza che il Primo progetto era stato presentato dalla A.L.I.Ce. ospitante cioè quella di Città della Pieve, il secondo progetto era stato inviato da A.L.I.Ce. Cuneo, il terzo da A.L.I.Ce. Bologna. Dei prodotti allegati al Progetto di Città della Pieve, il video è già possibile visionarlo sul sito di A.L.I.Ce. Nazionale, riguardo al libro sarà possibile, presto, leggerlo da Internet. Anche i lavori di Cuneo e di Bologna saranno presto inseriti nel sito di A.L.I.Ce. Italia.
I lavori della Convention sono ripresi il 16 mattina con “A.L.I.Ce. si presenta: esperienze, idee, azioni”: uno scambio di buone prassi tra le varie associazioni A.L.I.Ce. presenti. Molti gli iscritti a parlare: Milano, Novara, Bologna, Emilia Romagna, Roma, Lazio, La Spezia, Marche, Ravenna, Ferrara, Genova, Città della Pieve. Le attività ricorrenti: libri su esperienze personali e su ricette della salute, questionari e screening alla popolazione come pure a istituzioni e/o categorie ed a studenti, giornate di prevenzione, incontri con le scolaresche sull’importanza di corretti stili di vita, progetto “I giovani educano i giovani”, alternanza scuola-lavoro, spazi ascolto ed informazione, esperienze di musicoterapia e cori di afasici, laboratori, esperienze AFA (Attività Fisica Adattata), sportello psicologico, corsi di psico-educazione, reti istituzionali, coinvolgimento delle famiglie, collaborazioni con associazioni ed enti, trasporti socio-sanitari, consulenze cardiologiche e nutrizionali, corsi di logopedia per afasici e bambini, convegni. Una scambio di esperienze interessantissimo ed estremamente utile anche per facilitare il lavoro di tutti.
Alla fine della mattinata il presidente del Comitato Tecnico Scientifico A.L.I.Ce., Domenico Inzitari, ha presentato il progetto del CTS: “Ictus e Riabilitazione in Italia: approccio alle cure palliative” ricordando che è consigliabile cominciare la riabilitazione già in fase acuta e continuarla con costanza, ma ricorda anche che bisogna affrontare il fine-vita per evitare eccesso di medicalizzazione, accanimento terapeutico e inutili sofferenze al paziente. Dopo una colazione di lavoro a buffet, a coronamento delle attività della Convention, si sono svolte, nel primo pomeriggio, le Riunioni del Consiglio Direttivo e del Comitato Tecnico Scientifico. In attesa di una prossima efficace Convention si augura a tutte le Associazioni A.L.I.Ce. un anno di proficua attività.
Giornata Mondiale contro l’Ictus Cerebrale
In occasione della Giornata Mondiale contro l’Ictus Cerebrale, 29 ottobre, dedicata quest’anno alla riabilitazione, A.L.I.Ce. Umbria di Città della Pieve vuol ancora una volta ricordare l’importanza della prevenzione a partire da corretti stili di vita: una alimentazione varia e bilanciata che metta al primo posto il consumo di frutta, verdura, cereali, legumi, pesce e limiti l’uso di grassi saturi, come quelli di origine animale, di sale e di sostanze alcoliche; una quotidiana, corretta e salutare attività fisica; la capacità di non farsi travolgere da ritmi sempre più incalzanti e stressanti; la capacità di saper dire no al fumo e ad altre sostanze illegali.
Ogni anno si registrano 200.000 nuovi casi di colpiti da ictus: uomini, donne, giovani, anziani. L’ictus è la terza causa di morte e la prima di invalidità permanente in tutti i Paesi occidentali, con una incidenza di due casi su 1.000 all’anno di cui il 75% sopra i 65 anni di età. Questi dati ci inducono ad impegnarci per diminuire il rischio anche con campagne di sensibilizzazione alla popolazione, in particolare ai giovani, ed ai medici di base che sappiano indirizzare i propri pazienti a modelli di vita sempre più salubri.
In caso di insorgenza della malattia fondamentale è saper riconoscere subito, dai sintomi (improvvisa comparsa di disturbi del linguaggio, della vista e\o della sensibilità e\o del movimento o dell’insieme di tutte queste funzioni cerebrali, improvviso e violento mal di testa) un ictus e attivarsi immediatamente; la persona con un sospetto ictus deve ricevere il prima possibile le cure più adatte. Va contattato subito il 118, perché è fondamentale essere trasportati con urgenza all’ospedale più vicino, possibilmente dotato di un centro organizzato per l’emergenza ictus, cioè il Centro Urgenza Ictus o Stroke Unit. In generale, il tempo che passa fra il momento in cui il paziente si accorge di avere qualche problema e il momento in cui arriva in ospedale è troppo lungo per garantirgli un’assistenza efficiente e funzionale. Per ottenere la massima efficacia dai trattamenti è consigliabile arrivare in ospedale al massimo entro 60 minuti; come nelle malattie cardiache, anche un solo minuto può fare la differenza.
I medici della Stroke Unit dell’ospedale di Perugia con la collaborazione dell’ARS (Associazione Ricerca Stroke) stanno promuovendo la campagna di sensibilizzazione RAPIDO: l’acronimo sta per R – Ridi, chi inizia a sentirsi poco bene dovrebbe cercare di sorridere al fine di poter controllare se la bocca è asimmetrica; A – Alza le braccia, chi sta per avere un ictus non riesce ad alzarle entrambe, ma una sola; P – Parla, di solito queste persone hanno un eloquio molto confuso; I – Ictus; D – Domanda aiuto, non bisogna esitare, ma chiamare immediatamente il 118 spiegando i propri sintomi; O – Orario, è fondamentale prendere nota del momento durante il quale si hanno le prime avvisaglie della sintomatologia, riuscire a intervenire entro le prime 4-6 ore significa ridurre il rischio morte e disabilità.
Purtroppo le Stroke Unit sono meno di quanto sarebbe necessario. Quindi ancora una volta la prevenzione è l’aspetto più rilevante; è vero che alcuni fattori di rischio non sono modificabili come il sesso maschile, la familiarità e l’età avanzata, ma la gran parte lo sono come l’abitudine al fumo, l’ipertensione arteriosa, la colesterolemia totale con valori elevati e contemporaneamente il colesterolo HDL troppo basso, la presenza di diabete non correttamente gestito. Anche i fattori non modificabili possono comunque essere modulati attraverso l’adozione di stili di vita salutari fin dalla giovane età.
Intervenire sui fattori di rischio attraverso lo stile di vita corretto e, se prescritti dal medico, aggiungendo alcuni farmaci, è il modo migliore per mettersi al riparo dall’ictus.
Queste indicazioni sono utili non solo per prevenire l’ictus, ma tutte le patologie cronico-degenerative, dall’infarto del miocardio, al diabete, ai tumori, alla malattia cronica renale.
Inaugurazione del nuovo allestimento nel Museo di Storia Naturale e del Territorio di Città della Pieve
Tra le iniziative della quarta edizione della Settimana della Terra, 16 – 23 ottobre, anche Città della Pieve con l’inaugurazione del nuovo allestimento del Museo di Storia Naturale e del Territorio, grazie alle nuove collezioni frutto delle donazioni di fossili e minerali delle famiglie Marchesini e Vivani. Appuntamento il 20 ottobre alle ore 9,30 con tre classi, due di Città della Pieve e una di Moiano, della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Pietro Vannucci”, con destinazione “Spiaggia di San Lazzaro” tra Fabro Scalo e Ficulle, dove con l’aiuto di esperti, Daniela Amoretti e Federico Famiani, gli studenti potranno osservare gli affioramenti dei resti fossili di animali marini e le caratteristiche geologiche dei sedimenti. “Il mare nascosto nella terra”, l’evento organizzato dal Gruppo Ecologisti “Il Riccio” di Città della Pieve proseguirà con un convegno a Palazzo Corgna, sede anche del Museo, alle ore 11e 15, al quale agli studenti di ritorno dall’escursione si uniranno altre classi del comprensivo e la cittadinanza interessata. In questo caso gli esperti presenteranno le due nuove collezioni: quella di Marchesini costituita da fossili provenienti soprattutto da Umbria e Toscana, quella di Vivani composta da minerali in massima parte italiani ma con interessanti elementi provenienti un po’ da tutto il mondo. Il presidente de “Il Riccio”, Riccardo Testa, ha simbolicamente donato un riccio fossile. Per l’occasione è stata risistemata la preesistente collezione mineralogica. Ricerca, catalogazione e allestimento sono stati realizzati grazie all’intervento dell’Amministrazione Comunale, proprietaria del Museo, con la collaborazione del Gruppo Ecologisti “Il Riccio” che, ormai da anni, ne garantisce anche l’apertura.